Micaela Piva Merli, medico chirurgo specialista in psichiatria, medico psicoterapeuta e dottore di ricerca

Si effettuano colloqui in italiano e francese

Binge Eating Disorder: l’alimentazione incontrollata

Le persone con disturbo da ‘alimentazione incontrollata’ (Binge-Eating Disorder, BED) perdono il controllo sull’alimentazione ed è caratterizzato da abbuffate analoghe a quelle della bulimia, ma che non vengono seguite da pratiche di eliminazione o compensazione tramite esercizio fisico eccessivo o digiuno. Di conseguenza, le persone con disturbo alimentare binge spesso sono in sovrappeso o obesi e soffrono per questa condizione molto più di persone obese che mangiano in modo non compulsivo. Il disturbo di alimentazione binge-eating è il disturbo alimentare più comune negli Stati Uniti, più frequente di anoressia e bulimia. La prevalenza è più alta tra gli adulti (donne 3,5%, uomini 2,0%) e tra gli adolescenti di 13-18 anni (ragazze 2,3%, ragazzi 0,8%).

I sintomi includono:

  • Mangiare quantità insolitamente grandi di cibo in una determinata quantità di tempo
  • Mangiare anche quando sei pieno o non hai fame
  • Mangiare velocemente durante gli episodi di abbuffata
  • Mangiare fino a quando non sei abbastanza pieno
  • Mangiare da soli o in segreto per evitare imbarazzo
  • Sentimenti di frustrazione, colpa, disgusto verso se stessi e riduzione dell’autostima. 
  • Dieta frequente, solitamente senza perdita di peso, ricavandone una profonda frustrazione.

Circa la metà delle persone affette da disturbo da alimentazione incontrollata soffre anche di depressione, insorta precedentemente o successivamente allo sviluppo del disturbo alimentare.

Al di là del disagio psichico associato, la condizione di obesità che ne deriva comporta un significativo aumento del rischio cardiometabolico con problematiche che includono: ipertensione, dislipidemie, diabete, problemi muscoloscheletrici, alterazioni ormonali, disfunzioni sessuali, difficoltà cardiorespiratorie, disturbi del sonno ecc. 

L’origine del disturbo da da binge-eating è complessa e in parte legata a una predisposizione genetica, cui si sommano un serie di fattori relazionali, sociali e ambientali. Inoltre studi condotti negli ultimi anni hanno evidenziato nei soggetti obesi il possibile ruolo di stress, cortisolo e specifiche alterazioni a livello degli ormoni leptina, grelina e insulina che regolano il senso di appetito e sazietà. 

Gli obiettivi del trattamento del disturbo binge-eating sono quelli di ridurre le abbuffate e, quando necessario, perdere peso. Inoltre poiché questo disturbo è correlato con sentimenti di vergogna, ridotta immagine di sé, altre emozioni negative, fino ad arrivare a sintomi depressivi, il trattamento deve affrontare questi ed altri problemi.

I trattamenti più efficaci sono di tipo farmacologico (andidepressivi-ansiolitici, stabilizzatori dell’umore) e di psicoterapia.

RIFERIMENTI

DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014

Kornstein, S. G., Kunovac, J. L., Herman, B. K., & Culpepper, L. (2016). Recognizing Binge-Eating Disorder in the Clinical Setting: A Review of the Literature. The Primary Care Companion for CNS Disorders, 18(3), 10.4088/PCC.15r01905.

Wilfley, D. E., Citrome, L., & Herman, B. K. (2016). Characteristics of binge eating disorder in relation to diagnostic criteria. Neuropsychiatric Disease and Treatment, 12, 2213?2223.